Intestino

Definizione

L’intestino è una porzione dell’apparato digerente compresa tra il piloro e l’orifizio anale. Anatomicamente si distingue in due tratti, il piccolo intestino o intestino tenue ed il grande intestino o intestino crasso.

Funzioni

La funzione principale dell’intestino è quella di digerire gli alimenti, assimilare le sostanze ottenute con la digestione e ed eliminare le scorie e le sostanze nocive.

Per svolgere le sue funzioni deve essere in continuo movimento al fine di trasportare per tutta la sua lunghezza il contenuto intestinale, costituito da sostanze digeribili e scorie.

La parete intestinale, formata da più strati, ha una muscolatura liscia molto sviluppata, regolata sia dall’azione del sistema nervoso autonomo, che da un sistema nervoso enterico detto anche cervello enterico.

La mucosa intestinale ospita circa cento milioni di neuroni, che sono in grado di far funzionare l’intestino indipendentemente dal sistema nervoso centrale, tanto che un pezzo di intestino isolato dall’organismo può continuare a funzionare.

Anatomia

L’intestino si divide in 3 parti :

  • tenue;
  • crasso;
  • retto.

L’intestino tenue inizia con la valvola pilorica, che lo separa dallo stomaco, e termina con la valvola ileo-cecale, che lo congiunge con il crasso. Lungo circa sette metri e con un diametro medio di 4 centimetri, può essere suddiviso in tre tratti, il primo chiamato duodeno, il secondo detto digiuno e la porzione terminale chiamata ileo.

Tra i tre, il duodeno è il segmento maggiormente coinvolto nei processi digestivi, mentre digiuno ed ileo sono deputati soprattutto all’assorbimento dei nutrienti.

Nell’intestino tenue viene completata la digestione degli alimenti e buona parte dei princìpi nutritivi ottenuti (circa il 90%) viene assorbita. La superficie interna di questo tratto del tubo digerente è sollevata e forma delle pieghe, le quali, a loro volta, presentano numerose e sottili estroflessioni dette villi dotati di capillari e collegati al sistema linfatico.

Questa particolare conformazione anatomica aumenta la superficie di contatto, ottimizzando i processi digestivi e l’assorbimento.

Ogni villo è tappezzato da cellule la cui membrana, rivolta verso il lume interno, presenta delle sottili estroflessioni chiamate microvilli (orletto a spazzola). La conformazione di queste cellule, chiamate enterociti, aumenta ulteriormente la capacità digestiva ed assorbente dell’intestino.

Alla base di ogni villo sono presenti delle piccole fossette chiamate cripte. Così come i villi, anche le cripte sono tappezzate da cellule che però, a differenza di quelle che ricoprono la parte sporgente, sono ancora immature.

Una delle principali caratteristiche degli enterociti è quella di vivere soltanto pochi giorni. Mano a mano che invecchiano, queste cellule si staccano dal villo e passano nel lume intestinale per essere eliminate con le feci. Il processo di rinnovamento della popolazione cellulare è continuo e gli enterociti sfaldati vengono prontamente rimpiazzati da nuove cellule che migrano dalle cripte.

Mano a mano che risalgono dalla cripta verso la sommità, gli enterociti maturano, invecchiano e, raggiunto l’apice, si sfaldano. Il peculiare fenomeno della migrazione cellulare fa sì che ogni tre-cinque giorni la popolazione enterocitaria venga completamente rimpiazzata da nuove cellule.

Scopo di questo rapido e continuo rinnovamento è mantenere elevata l’efficienza digestiva e assorbente dell’intestino.

Dall’intestino cieco, terza ed ultima parte del tenue, localizzato sulla destra del basso addome, si passa poi all’intestino crasso il vero e proprio impianto di smaltimento di rifiuti, suddiviso a sua volta in tre parti:

  • colon ascendente che risale verso l’alto.
  • colon traverso che scende al di sotto dell’addome, piega verso sinistra in corrispondenza della milza e poi si dirige verso il basso.
  • colon discendente che continua nel retto.

Popolazioni batteriche

L’intestino, alla nascita sterile, in poco tempo è colonizzato da una popolazione batterica, comunemente definita flora intestinale che riveste le pareti interne dell’intestino e comprende più di 500 specie, si sviluppa prevalentemente nel crasso ed è in genere costituita da:

  • 80% di batteri buoni che provocano la fermentazione, soprattutto lattobacilli e bifidobatteri;
  • 20% di batteri che provocano la putrefazione, in particolare escherichia coli, bacterioides, eibacteria, clostridium.

Curiosità

Si stima che durante l’arco della vita passino nell’intestino più di 30 tonnellate di cibo e oltre 50 mila litri di liquidi

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