Autismo

Cos’è

E’ un disturbo che colpisce il cervello nei primissimi anni di vita, ovvero nel periodo in cui nei bambini si forma la capacità comunicativa e la sicurezza sociale. Impossibile, al momento, elencare i motivi per cui questa sindrome appare e anche sotto l’aspetto terapeutico è difficile dare una risposta univoca.

Cause

Come accennato, la scienza medica non è ancora riuscita a identificare i motivi che stanno alla base della comparsa, in alcuni soggetti, dell’autismo. Appare probabile che questa patologia scaturisca da un insieme di diversi fattori che combinano elementi genetici, biochimici e organici. Tutto questo influisce seriamente sullo sviluppo cerebrale: nei pazienti autistici, infatti, l’esame di brain imaging evidenzia diverse anomalie, localizzate in particolare nella zona del cervelletto e dell’ippocampo.

Tipologie

L’autismo si può presentare in centinaia di forme e modi molto differenti tra loro. Tuttavia si possono elencare cinque sindromi più comuni:

  • Sindrome di Asperger: è la forma di autismo più nota e, probabilmente, la più diffusa. Chi ne è affetto si comporta in modo ossessivo ma, al tempo stesso, sviluppa capacità mnemoniche decisamente al di sopra della media. Questa forma di autismo non compromette la vita del malato, che può vivere in modo autosufficiente;
  • Sindrome di Landau-Kleffner: questa forma di autismo appare più invasiva rispetto alla precedente. I malati, infatti, sembrano rifiutare qualsiasi contatto sociale e mostrano enormi problemi di comunicazione. Caratteristica di questo tipo di autismo è la sua manifestazione in età più avanzata rispetto alle altre forme e può non comparire fino all’età di sei – sette anni;
  • Sindrome da X fragile: questa non è propriamente una forma di autismo primaria perché è conseguenza di un ritardo mentale causato da una contrazione del cromosoma X. Solo una parte dei disabili colpiti da questa sindrome presenta anche una forma di autismo. Tra le caratteristiche più evidenti si rileva l’iperattività;
  • Sindrome di Rett: anche in questo caso chi ne è affetto si estranea dal mondo che lo circonda. Il paziente non parla, rifiuta il contatto con le altre persone e spesso si muove in modo non naturale. A esserne affette sono soprattutto le donne, spesso afflitte da un ritardo mentale;
  • Sindrome di Williams: è una forma molto seria di autismo. Tuttavia, nonostante le difficoltà di linguaggio e il deficit di attenzione, chi ne è affetto non rifiuta il contatto con le altre persone.

Sintomi

Esistendo tante diverse forme di autismo, anche i sintomi variano, a volte anche sensibilmente.

Possiamo raggruppare i principali sintomi di questa malattia in alcune macroaree:

  • Interazione sociale: il malato di autismo si rapporta con le altre persone in modo particolare. Può rifiutare qualsiasi interazione sociale come, al contrario, cercare un’interazione eccessiva.
  • Comunicazione e linguaggio: la maggior parte dei pazienti autistici mostra difficoltà di parola. Non solo: anche tutte quelle espressioni comunicative come la mimica facciale e la postura presentano grandi differenze rispetto alla popolazione sana;
  • Interessi: una caratteristica di buona parte dei malati di autismo è l’ossessione, che può manifestarsi come ossessione per l’ordine, per i numeri, per la ripetizione di attività.

Cura

Non esiste un farmaco in grado di guarire dall’autismo. Per questo motivo i malati sono sottoposti a una serie di cure psico-terapeutiche in grado di ridurre i comportamenti meno adatti. È fondamentale, come del resto nella maggior parte delle malattie, iniziare a curare l’autismo fin da subito. Per questo i genitori devono assolutamente contattare il medico non appena riscontrano uno dei sintomi elencati sopra. Un ritardo di diagnosi, infatti, rischia di compromettere l’efficacia di qualsiasi cura, con conseguenze drammatiche per il futuro del bambino affetto da autismo.

Fonti

www.fioriblu.it

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